Come costruire un brand forte per dominare la SERP nel 2025

Sul treno di ritorno dal WMF, in ritardo come da tradizione, ho infilato la mano in una shopper gialla che non avevo all’andata e ne ho tirato fuori una borraccia arancione. Né la shopper né la borraccia erano mie fino a pochi giorni fa, ed entrambe portano ben visibile il logo del brand che le ha distribuite in fiera. A prima vista, sono semplici gadget. Ma a ben vedere, sono molto di più.

 

Quella shopper è diventata un’estensione fisica di un brand che ha saputo uscire dal suo stand per viaggiare con me da Bologna a Napoli. Un oggetto utile, certo, ma anche un piccolo promemoria visivo e tattile di un’esperienza. Indossandola sono diventata parte del racconto di quel marchio. Ed è qui che il punto diventa chiaro: nel 2025, l’unico vero asset che resiste, che resta e che connette, è il brand.

Il WMF è stato il classico esempio di come il branding non sia una “cosa da grandi aziende”, ma un sistema vivo che passa dalla visibilità alla percezione, dalla relazione all’identificazione.

Oggi un brand forte non è solo logo, sito web o presenza social ben curata: è coerenza, impatto, memoria. È ciò che ti fa tornare a casa con una shopper in mano e un’idea chiara in testa, che nel dubbio, se vuoi restare, devi puntare tutto sul brand.

Cos’è il brand nel 2025?

 

Nel 2025 il brand è tutto ciò che ti distingue nel mare di proposte simili alla tua. È l’identità che scegli di costruire e comunicare in modo coerente, su tutti i canali in cui il tuo pubblico si muove. È ciò che ti fa riconoscere al volo, anche quando non sei lì a dire “ehi, guarda me!”.

Oggi il consumatore sceglie in modo più consapevole, sì, ma è proprio per questo che avere un brand forte è più importante che mai. La sua attenzione è corteggiata da mille stimoli, ma se tu riesci a farti scegliere, è grazie al brand.

Il potere, in fondo, non è spostato: è condiviso. È una relazione. Le aziende che vincono sono quelle che investono nel costruire un’identità solida, credibile, rilevante, una che le persone riconoscono, ricordano e vogliono seguire.

Un brand nel 2025 è un’esperienza continua. È tutto quello che le persone vedono, ascoltano e percepiscono di te, dentro e fuori la tua presenza ufficiale. È il tono con cui scrivi una caption, il modo in cui rispondi a un commento, il tipo di contenuto che scegli di produrre e dove lo distribuisci. È un mix tra ciò che dici e ciò che gli altri dicono di te, tra ciò che prometti e ciò che dimostri nel tempo.

E attenzione: non basta più avere un sito web fatto bene. Serve una strategia che tenga conto del fatto che oggi il brand si costruisce ovunque le persone ti incontrano online. Questo significa essere presenti e riconoscibili sui social, certo, ma anche nei contenuti video, nei podcast, nelle newsletter, nei marketplace, nelle community. Non per esserci tanto per, ma per presidiare in modo coerente.

Perché sì, nel 2025 curare il brand vuol dire essere multicanale. Non solo “esserci”, ma esserci bene, con contenuti e messaggi che parlano la lingua di ogni piattaforma, senza perdere la tua voce.

Immagina il tuo brand come una casata del Trono di Spade: ogni canale digitale è un territorio da esplorare.

E tra tutte le mosse, quella giusta è degli Stark: meno clamore, più sostanza. Scelte coerenti, presidio costante, valori chiari.
Non devi occupare tutto lo spazio, ma il tuo spazio devi difenderlo con orgoglio.

Fare brand con i gadget

 

Il brand come ancora nella nuova SEO guidata dall’AI

Con l’arrivo dell’AI Mode di Google, le regole del gioco stanno cambiando e lo stanno facendo in fretta. La tradizionale SERP che tutti conosciamo, fatta di link blu, titoli ottimizzati e meta description pensate al millimetro, sta lasciando spazio a un’esperienza in cui le risposte generate direttamente dall’intelligenza artificiale diventano il primo touchpoint tra utente e contenuto.

In pratica, Google sta iniziando a “rispondere al posto tuo”. E allora la domanda è: come si fa a farsi scegliere dall’AI?

In questo nuovo scenario, indovina un po’, è il brand gioca un ruolo chiave. Perché se è vero che l’AI si basa su ciò che “conosce”, è ancora più vero che riconosce e valorizza ciò che è autorevole, rilevante e, soprattutto, coerente nel tempo.

Un brand forte e ben posizionato diventa una fonte attendibile.
Questo significa che non basta più “essere primi su Google”: bisogna essere presenti in modo riconoscibile, umano, autorevole. Il brand diventa il ponte tra i tuoi contenuti e la fiducia che l’utente (e l’AI) può riporre in te. E in un’epoca in cui l’AI può filtrare le informazioni prima ancora che vengano cliccate, la riconoscibilità del tuo brand è una garanzia di sopravvivenza digitale.

Essere multicanale per rafforzare il brand e dominare la nuova SERP

Se vuoi giocare davvero nel campo del digital marketing e posizionarti come brand di riferimento, devi uscire dalla logica del “solo sito” e iniziare a ragionare per ecosistemi.

Essere presenti su più canali non è un capriccio o una moda, ma una scelta strategica. Perché il tuo pubblico si muove continuamente tra piattaforme, formati e linguaggi diversi. Ti cerca su Google, ma poi ti vuole ascoltare su un podcast, guardare su YouTube, seguire su Instagram, ritrovare su LinkedIn, ricevere via newsletter. Se non ci sei, o peggio, se ci sei a metà, perdi terreno. E lo perde anche la tua autorevolezza agli occhi degli algoritmi.

Ma attenzione: essere multicanale non vuol dire buttarsi ovunque. Vuol dire costruire una presenza coerente, dove ogni touchpoint digitale rafforza l’identità del tuo brand. È una strategia che funziona nel lungo periodo perché crea riconoscibilità trasversale: ogni contenuto, ogni post, ogni video è un pezzo del puzzle che, messo insieme, racconta chi sei. Questo non solo aumenta la fiducia da parte del pubblico, ma aiuta anche Google (e l’AI Mode) a identificarti come una fonte consistente e di valore.

Inoltre, una presenza multicanale ben gestita ha un impatto diretto anche sulla nuova SERP. Oggi Google non restituisce solo risultati testuali: mostra caroselli video, schede Knowledge Graph, profili social, anteprime di contenuti multimediali e snippet dinamici.

Metti al centro il tuo BRAND

La nostra squadra sta già affilando le tastiere,
facciamo vedere al web chi sei!

Non si tratta più solo di “comparire” con il tuo dominio: si tratta di “dominarne” l’immaginario. Quando un utente ti cerca, deve trovare tutto quello che serve per capire che sei la scelta giusta, senza dover scavare troppo.

In sintesi: oggi presidiare solo un canale è come aprire un negozio in una strada senza passaggio. Se vuoi essere competitivo nel 2025, devi progettare un’esperienza cross-canale che abbia coerenza narrativa, continuità visiva e una voce unica.

È lì che il brand fa davvero la differenza. Non solo per gli utenti, ma anche per gli algoritmi.

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